La figura di Giuseppe Verdi affascina non solo gli appassionati di musica, ma ogni visitatore curioso di comprendere l’indole del Maestro, protagonista del suo tempo e interprete dello spirito della sua gente.

La provincia di Parma è la terra natale di Giuseppe Verdi e in molti paesi è possibile ammirare tracce del suo passaggio e della sua attività.

I luoghi verdiani sono immersi nella Bassa parmense partendo da Roncole, dove è possibile ammirare la casa natale di Giuseppe Verdi e la Chiesa di San Michele Arcangelo, dove il Maestro fu battezzato. L’organo costruito da Ferdinando Bossi nel 1797 è quello su cui Verdi si esercitò in gioventù, sotto la guida del suo primo maestro, Pietro Baistrocchi, restaurato nel 1900 e nel 1964.

Ma è soprattutto Busseto la cittadina verdiana per eccellenza, con Piazza Verdi su cui si affacciano antiche botteghe, edifici storici e la rocca duecentesca, sede del Municipio e del Teatro dedicato all’illustre cittadino. A Busseto, inoltre, è possibile ammirare la “Casa e Salone Barezzi”, già sede della filarmonica bussetana fondata nel 1816, luogo della formazione e rivelazione musicale del giovane Verdi. A Casa Barezzi tutto parla del compositore e lì si rivive la sua formazione e la sua carriera, in quanto l’appassionato Antonio Barezzi sostenne l’attitudine del giovane artista che in seguito ne sposò la figlia Margherita. Dopo i primi successi Verdi acquistò Palazzo Orlandi, dove visse successivamente con la cantante Giuseppina Strepponi, dopo la morte della prima moglie.
A Busseto la visita prosegue al Museo Nazionale Giuseppe Verdi, che si snoda in un percorso dedicato alle grandi opere del Maestro e con il Teatro Verdi, inaugurato solennemente il 15 agosto 1868 con due opere verdiane: Un ballo in maschera e Rigoletto.

Da visitare inoltre Villa Sant’Agata a Villanova sull’Arda (in provincia di Piacenza), la splendida villa, acquistata da Giuseppe Verdi nel maggio 1848 e abitata a partire dal 1851, dove si trova la residenza della maturità, ricca di cimeli preziosi.
La villa è abitata ancora oggi dai nipoti del Maestro, i Carrara – Verdi, ma si possono visitare le numerose stanze e significativi cimeli, tra cui i pianoforti che Verdi utilizzò nel periodo che va dalla composizione del Rigoletto a quello di Aida.